Stavo studiando quel giorno ed era giunto il momento di una pausa, con uno snack. Accendo la TV, il primo aereo si era schiantato e i telecronisti ancora nn avevano capito cosa fosse successo. Ma poi arrivò il secondo … e i dubbi svanirono. Ricordo quella giornata come un giorno strano, passato a cercar di capire cosa stesse succedendo, con la paura che potesse non finire, che potesse essere solo l’inizio.
Poi venne la sera, e la notizia che la nostra amica Sandra era su un volo per NY e l’avevano fatta rientrare. Ricordo il viaggio, un po’ folle non avendole parlato, per Malpensa, con la radio costantemente accesa. 2.000, 5.000, 10.000, le vittime stimate aumentavano ogni km e giunsero a 20.000 (fortunatamente sbagliavano …).
Arrivato all’aeroporto ricordo la difficoltà ad avere le giuste informazioni (tutti erano allarmati e tutti erano diffidenti), poi la notizia: Sandra stava bene ed era diretta con altri passeggeri del volo American Airlines x NY verso un hotel della zona in attesa che la situazione si normalizzasse.
Rientrai quindi a casa, passando le due ore del viaggio cercando di capire cosa fosse successo e perché … son passati 10 anni, e ancora non l’ho capito …