Il comune di Desenzano si è distinto, sul finire degli anni 90, come comune innovatore: la rete civica, internet sicuro nelle scuole, il laboratorio di informatica, i corsi, l’evento “cuccioli e multimedialità ” e via dicendo.
Innovare, però, non è solo accendere server, attivare servizi, aprire siti. Innovare è cambiare il modo in cui l’amministrazione interagisce con i suoi cittadini. Si può quindi innovare con l’informatica, ed è certo la via più semplice, ma si potrebbe considerare innovativo anche un comune che comunicasse tempestivamente con i cittadini a mezzo di piccioni viaggiatori!
Tutto è innovazione, se il comune (amministrazione e uffici) esce dal suo guscio blindato ed apre definitivamente le proprie porte a chi, in fin dei conti, si può ben considerare il datore di lavoro …
Desenzano da questo punto di vista sta arretrando alla velocità della luce. Certo, ora c’è l’accesso alla cartografia tecnica comunale via internet ed è altamente tecnologico, ma è proprio la dimostrazione della mia teoria: la tecnologia può aiutare nel percorso d’innovazione, l’informatica è un facilitatore, ma non è, da sola, innovazione!
Gli strumenti di comunicazione (la rete civica, ad es.) e le “regole” che avevano portato con se (l’obbligo di rispondere, mai veramente scritto, ma scaturito automaticamente dalla visibilità pubblica delle richieste del cittadino) se ne sono andati una volta x tutte. Certo, ora c’è il portale E21, ma cambiare strumento sotto i piedi dei cittadini vuol dire destabilizzarli, disorientarli, farli perdere … Ed oltretutto … non mi pare che la presenza del comune online sia particolarmente attiva.
Ed eccomi qui, quindi, nel 2009, a vivere in una città che non è più mia, che non riconosco più, nella quale mandi una mail all’ufficio ecologia per segnalare ndizia abbandonata in un parcheggio e nessuno ti caga (scusate, ma è la parola più adeguata), una città nella quale per pagare la tassa dei rifiuti devi andare in posta … e se vuoi per il futuro puoi attivare il rid bancario, ma se chiedi l’iban per fare un bonifico non te lo vogliono dare … perchè non vale … almeno per questa volta.
Una città che è tornata a nascondersi dietro al solito dito … senza accorgersi che questo è sempre più piccolo, proprio grazie alla tecnologia, e che quindi nascondersi è inutile e sciocco … una città in cui un sacco d’immondizia può restare abbandonato per settimane in un parcheggio, nonostante tutto … finché i cittadini non lo rimuovono di propria iniziativa.
🙁
Venerdì scorso sono stato ospite del Vicesindaco di Venezia. La città dei canali inaugurava la Wi-Fi gratuita.
Ho pensato molto ai ‘nostri’ anni ’90 e ho fatto una triste considerazione: nel 1996 Desenzano era all’avanguardia, nel 2009 Desenzano è…. ferma al 1996 🙁
Come scrivevo anche in OnDe: il wifi gratuito nn mi sembra particolarmente innovativo e, personalmente, nn lo trovo neppure particolarmente interessante. Sarà che ho l’iPhone che, come molti altri dispositivi ormai presenti sul mercato è online h24 … sarà che a Venezia mi metterei a navigare se non per guardar le meraviglie della città dai vaporetti o da una gondola, ma sta cosa del wifi gratuito mi fa sorridere. La sostenibilità economica del progetto, poi, è assolutamente da inventare e il mettersi in concorrenza con il privato è un altro elemento che, credo, andrebbe affrontato con maggior attenzione.