Mangiare una buona pizza in un paesello delle Alpi, così distante da Napoli, pare impossibile, ma Luca ed Elena fanno i miracoli! Nulla a che fare con la pizza tradizionale partenopea, ma non è neppure la "pizza a biscotto" con la crosta che si sbriciola che tanto detesto e tanto è diffusa nella nostra zona. Diciamo che è un terzo genere, a sé stante! Pasta sottile, cornicione soffice ma basso e tanti, tanti gusti diversi. Ieri sera è toccato alla "Golosa", con Speck, gorgonzola e noci, ma anche la "verdure" di Silvia non era male (Nicolò ha decisamente gradito).

Chi passa di qui non può perdersi le focaccine fatte con la pasta della pizza tenuta un po' più alta e le spezie accompagnate, senza indugio o dubbio, da un ottimo lardo tagliato sottile sottile che, adagiato sulla focaccia appena sfornata … si scioglie in men che non si dica. Se, poi, capitate durante la settimana e prenotate in anticipo, Luca vi preparerà il piatto tipico della zona: la torta di patate. Come la fa lui nn si trova, ve lo garantisco, e se è in serata (e ci sono le patate novelle) è un'esperienza decisamente interessante. Le patate vengon tritate (rigorosamente a mano con l'apposita "gratuggia") e all'impasto vengono aggiunti un paio di cucchiai di farina. Il composto, a dosi di circa un mestolo, viene buttato nell'olio bollente e quindi passato nel forno della pizza (qui sta il segreto: l'altissima temperatura). Ne escono delle "frittelle" di patate larghe circa 10 cm ed alte 1 da gustare, ben calde, con affettati di prima scelta e formaggi locali. Un buon teroldego della casa (e magari una scalata a piedi della vetta della Paganella) aiuterà a smaltire il tutto.

Il Keller è ormai una tappa obbligata per noi che, se non si fosse capito, siamo qui in ferie! 🙂